La definizione di ambiente virtuale e di ambiente reale a confronto

Buondì, quest’oggi affronteremo un argomento che appartiene al mondo della simulazione, più in generale. Si è parlato di simulazione, di agenti, di boids, ma si è trascurato un aspetto. Dove si trovano questi elementi? Possiamo affermare che essi si trovino all’interno di un ambiente virtuale. Cosa intendiamo con questa espressione, però?

Definizione linguistica

Come solito, partiamo dalla definizione linguistica, grazie alla quale è possibile fare un pò di chiarezza. La definizione che possiamo trovare sul dizionario Garzanti riguarda solamente il termine ambiente. Ve la riporto: ambiente: il luogo, lo spazio fisico, le condizioni biologiche in cui un organismo (uomo, animale, pianta) si trova, vive. Il suddetto dizionario ci informa che in ambito informatico, invece, con il termine ambiente si intende il software operativo che permette l’utilizzazione di specifici programmi applicativi.

La definizione mi pare sufficientemente chiara, ciononostante, essa non comprende e non contempla il mondo virtuale in cui, per esempio ci possiamo trovare mentre abbiamo esperienze di realtà virtuale. Questo può apparire di scarsa rilevanza e, confesso, è assai poco probabile che ci sia richiesto di fornire la definizione di quest’espressione. In fin dei conti, tutti noi sappiamo cosa si intenda con “ambiente virtuale”. Ma non è questo ciò che può rappresentare un ostacolo. Senza una chiara definizione di ambiente virtuale, si può incorrere in eventuali forme di ambiguità e misunderstanding. Questo appare oltremodo sensato se si pensa alla ricerca scientifica, all’istruzione, al mercato e alle differenti linee di condotta da adottare. Ciò rappresenta una tematica di grande importanza considerata l’epoca in cui si vive, un’epoca nella quale l’uso della tecnologia diventa sempre più pervasivo.

A tal proposito è opportuno chiedersi cosa sia un ambiente virtuale e cosa non lo sia.

Una pletora di nomi 

Abbiamo detto che negli ultimi anni si sono diffuse numerose tecnologie che si propongono di sviluppare un ambiente virtuale. Può sembrare strano ai molti, ma non esiste un termine univoco con cui ci si riferisce all’ambiente virtuale. Ecco un sommario elenco dei nomi più utilizzati: mondo virtuale, ambiente virtuale, ambiente virtuale multi utente (ad esempio, quello dei MMORPGs), mondo virtuale immersivo, ambiente virtuale 3D per l’apprendimento, ambiente virtuale per l’apprendimento, ambiente virtuale sociale (quello dei social networks, per intenderci), etc.

A questo punto ci chiediamo: questi nomi sono interscambiabili tra loro? Possono essere intesi come sinonimi? Alcuni, all’apparenza, sì. Ma ciascuno di essi possiede alcune specifiche che lo contraddistinguono da un altro. Facciamo un esempio: l’ambiente virtuale multiutente dei video giocatori non è l’ambiente virtuale che si viene a creare quando “siamo sui social networks”. Per quanto entrambi siano ambienti, virtuali, multi utente e con avatar. Consideriamo che anche un sito web può essere definito come un ambiente virtuale.

Azzardiamo qualche definizione

Potremmo utilizzare la seguente definizione che comprenda la pletora di termini sopra citati: a synchronous, persistent network of people, represented as avatars, facilitated by networked computers. Grazie a questa definizione, ci è possibile distinguere il mondo virtuale dalle altre forme di tecnologia. In particolare ciò che rende distinguibile il mondo virtuale è la presenza di un avatar. Quest’ultimo, tuttavia, è considerato diversamente in base al tipo di mondo in cui “si trova”. Per esempio: nell’applicazione Facebook l’avatar è una rappresentazione statica dell’utente, mentre in un gioco è dotato delle facoltà di agire.

Nel tentativo di fornire una definizione all’espressione in dibattito, potremmo concentrarci sull’esperienza che ne fa l’utente. In questo modo, otterremmo la seguente esplicitazione: persistent virtual environments in which people experience others as being there with them and where they can interact with them. In questo modo ci sarebbe possibile distinguere tra mondi virtuali e MMORPGs.

A questo punto, siamo in possesso di due definizioni, ma nessuna delle due sembra esserci di aiuto perché, come abbiamo visto, non permette una chiara ed univoca distinzione tra le differenti tipologie di tecnologia. Ergo, è verosimile supporre che sia necessario fare un passo indietro e capire più a fondo cosa si intenda con il sostantivo “mondo” e cosa significhi avere un mondo che è virtuale.

il Pensatore, Auguste Rodin

Cos’è il mondo?

Stiamo per addentrarci nel campo d’azione o, meglio, di pensiero, della filosofia. Non conosco i vostri rapporti con tale disciplina, per cui cercherò di essere concisa così da non venire a noia ad alcuno.

Molto semplicemente, noi capiamo e siamo a conoscenza dell’esistenza del mondo grazie alla nostra esperienza e all’interazione con altri esseri umani e con gli oggetti contenuti in tale mondo. In tale senso, quindi, conosciamo attraverso il nostro corpo, il quale si muove nelle tre dimensioni proprie dello spazio e nella “quarta dimensione” del tempo. In un qualsiasi mondo, tanto reale quanto virtuale, i suoi abitanti sono sia fruitori di contenuti sia creatori di contenuti e, dunque, tutti hanno la potenzialità di modificare l’esperienza degli altri.

A questo punto, potremmo tentare una definizione di mondo, secondo gli elementi che abbiamo appena descritto. Il mondo è uno spazio che è abitato e modificato da suoi abitanti. Le esperienze e le relative interpretazioni non sono “fisse”, bensì sono mediate dalle nostre risposte fisiche e psicologiche. Attraverso i nostri corpi, ci muoviamo nello spazio condiviso con altre persone interagendo con esse e con gli oggetti. Con gli altri abitanti del mondo costruiamo una comprensione condivisa del mondo in un preciso istante.

Cosa significa avere un mondo virtuale?

Il mondo virtuale è un sottoinsieme del mondo reale e, per quanto il confine tra i due stia divenendo sempre più sottile, essi non sono dicotomici, non si escludono a vicenda. Inoltre, ogni mondo virtuale contiene un ambiente virtuale per i propri abitanti.

Però, tirando le somme, cerchiamo di rispondere alla domanda che dà il titolo a questo paragrafo. Non mi dilungo sulla definizione dell’aggettivo “virtuale” poiché prossimamente avrete modo di leggere un approfondimento al riguardo (nel main post “Il mondo virtuale è reale, la Realtà è virtuale”). Ad ogni modo, urge una spiegazione. Il virtuale è, per definizione, contrapposto al reale, essendo quell’aspetto che non è ancora realizzato, che è riprodotto attraverso strumenti elettronici. In questo, però, c’è un errore non indifferente. Non possiamo assolutamente affermare che il virtuale non sia reale perché, per quanto il mondo virtuale sia artefatto, noi lo esperiamo come reale. Ergo, risulta una scelta più felice il termine “effettivo“. Tuttavia, anche questa scelta lessicale potrebbe rivelarsi non idonea. In ultima analisi, forse, la soluzione ottimale sarebbe contrapporre il mondo virtuale al mondo naturale, al mondo fisico.

In tal senso, ora, ci è possibile rispondere all’interrogativo che ci siamo posti. Avere un mondo virtuale significa aver creato un mondo che simula il mondo materiale, fisico in cui ci troviamo. Affinché ciò sia possibile, ci si avvale di differenti tecnologie – identificate in componenti hardware e software. Il mondo virtuale, inoltre, è caratterizzato da caratteristiche generali, tra le quali ricordiamo l’avatar, i multi utenti (non necessariamente simultanei, insomma, dipende dalla tipologia di ambiente virtuale), gli strumenti di comunicazione, la persistenza, la rappresentazione dello spazio (anche in questo caso, dipende dalla tipologia di ambiente virtuale).

 

L’ambiente virtuale nei programmi

Il tentativo di distinzione e chiarificazione che è stato operato è di indubbia utilità, ciononostante non contempla una tipologia di ambiente. Per l’appunto, esiste l’ambiente virtual software: any software, program or system that implements, manages and controls multiple virtual environment instances. I più attenti di voi si accorgeranno che una definizione simile è stata fornita in apertura. Perché, però, questo aspetto non è stato indagato nella precedente trattazione? Bè, i motivi sono numerosi, le motivazioni non altrettanto. Principalmente, questo non è avvenuto poiché nel mondo accademico (e non solo), quando si parla di ambiente virtuale, si pensa automaticamente al mondo generato da esperienze di realtà virtuale e annessi. In secundis, l’ambiente virtuale software non ha la stessa attrattiva e fascino del mondo virtuale comunemente inteso. 

In ogni caso, due parole in merito sono richieste. Come per il caso del mondo virtuale, anche nell’ambiente virtuale software è necessario creare ed avere a disposizione un luogo dedicato in cui siano eseguiti i diversi progetti, nonché programmi. Un esempio di programma che prevede la presenza di differenti ambienti virtuali è Python, linguaggio di programmazione di alto livello.

Oltre a Python, consideriamo l’esempio dei differenti siti web. In questi contesti si può parlare ugualmente di ambiente virtuale, di orientamento dell’utente all’interno di questo spazio. Però, anche in questo caso, non ci viene spontaneo pensarli come ambienti virtuali. Per quale motivo? In parte per quanto detto poco fa. Lascio a voi trovare ulteriori motivazioni.

 

Ultime considerazioni

Siamo giunti al termine di questo piccolo approfondimento riguardo l’ambiente virtuale. Come ultime considerazioni, tuttavia, cosa possiamo dire? Innanzitutto, è emerso chiaramente quanto sia ovvia e scontata l’esistenza di un ambiente, inteso come luogo in cui avvengono determinate azioni. La presenza di un ambiente virtuale è la condizione necessaria affinché possa aver luogo la simulazione, in qualsiasi accezione la si voglia intendere e considerare. 

In generale, quindi, possiamo affermare che affinché si realizzi un determinato evento, esso necessita di un contesto: questo contesto è lo spazio ed il tempo, a cui affidiamo il nome di ambiente. Non esiste alcun oggetto senza un ambiente.

 

Vi auguro una buona giornata e una buona permanenza in questo ambiente virtuale. A presto,

 

Mara

 

Fonti:

  • Doyle, Michael (2009-03-29). Could the Virtual Event and Meeting Industry be Half the Size of the Soft Drink Industry in a Few Years? – The Virtual Edge Community. Virtualedge.org;
  • https://realpython.com/blog/python/python-virtual-environments-a-primer/
  • Girvan, C. (2018). What is a virtual world? Definition and classification. Education Tech Research Dev.
  • https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=ambiente