L’alba della Realtà Virtuale: il parere di un esperto

Buongiorno, eccoci di nuovo a parlare di Realtà Virtuale e istruzione. Questa volta saranno poste alla vostra attenzione due conferenze tenute da Jeremy Bailenson (fondatore del  Virtual Human Interaction Lab presso l’università di Stanford), il quale nel 2014 parlava dell’alba della rivoluzione virtuale.

Un piccolo riassunto

Il primo articolo riguardante il rapporto tra la Realtà Virtuale e l’istruzione metteva in luce un dilemma “sociale”. Per l’appunto, si interrogava su quale potesse essere l’impatto emotivo e psicologico, nonché sociale, collegato all’utilizzo di strumenti di Realtà Virtuale all’interno di un contesto scolastico.

Il secondo articolo, invece, considerava il beneficio derivante dall’utilizzo di apparecchiature di RV in contesti lavorativi, quindi utilizzati da persone adulte.

I sentimenti dietro la RV

Jeremy Bailenson in questo video afferma che, quando si parla di RV, ciò che possiede maggiore importanza non è la tecnologia dietro ad essa, bensì l’emozione. Questo, a suo dire, è il fattore cruciale qualora si decidesse di insegnare le scienze in Realtà Virtuale. Come abbiamo già avuto modo di dire, l’emozione veicola e migliora l’apprendimento, dunque questo rappresenta un ottimo punto a sostegno di questo proposito. Tuttavia il fondatore del sopracitato laboratorio afferma che non in tutti i soggetti la RV rappresenta un beneficio per l’apprendimento. Per questo motivo egli ribadisce che non dovremmo servirci in ogni circostanza della RV, alcune cose sono belle (perdonate l’uso massiccio di iperonimi) e funzionano adeguatamente senza che si ricorra alla RV.

L’alba della rivoluzione virtuale

Nel lontano 2014, Jeremy Bailenson tenne una conferenza presso l’Università di Stanford e in quell’occasione spiegò ai presenti cosa fosse la Realtà Virtuale e quali potessero essere le sue applicazioni nella quotidianità. La differenza sostanziale che dichiara emergere tra la “nostra” realtà e quella virtuale è l’assenza di regole nella seconda. In questa conferenza spiega quali siano i principi alla base del funzionamento  della RV. Sono inoltre indagati i cambiamenti in termini di comportamento che hanno luogo nelle persone che fanno esperienze di Realtà Virtuale. Piccolo spoiler: i cambiamenti sono positivi e riguardano l’utilizzo di risorse fisiche, allenamento sportivo, apprendimento e comprensione della diversità. In questo senso sembra simile all’esperimento con cui Nonny de la Peña voleva sensibilizzare la popolazione americana al problema della fame. (Se volete approfondire questo aspetto, leggete questo articolo!)

 

Vi auguro una buona visione per le conferenze proposte e a presto con nuovi aggiornamenti dal Mare della Simulazione!

Mara

 

Fonti:

  • https://stanfordconnects.stanford.edu/watch/infinite-reality-dawn-virtual-revolution/
  • http://bigthink.com/videos/jeremy-bailenson-how-virtual-reality-can-make-every-kid-a-scientist