Simulazione, cosa implica?

Nell’articolo precedente Andrea ha chiarito cosa si intende per simulazione, se non siete sicuri di ricordare quanto si afferma in quell’articolo oppure non avete ancora avuto modo di leggerlo, vi consiglio di farlo prima di procedere. La scelta tuttavia e, come sempre, è vostra.

Un esempio di simulazione: l’arte

Ciò che desidero fare insieme a voi è soffermarmi brevemente sulle implicazioni che la simulazione comporta. Ovviamente le implicazioni della simulazione mutano in base alla macro aerea che si considera; per questo motivo entreremo più nello specifico –  i discorsi eccessivamente generici mi sono mai piaciuti – e considereremo una recente applicazione che ha avuto come protagonista la realtà virtuale. Vi state chiedendo per quale motivo parlerò di realtà virtuale? Non preoccupatevi, leggete qui e avrete tutte – mi auguro – le risposte che cercate.

Arte fruibile in Realtà Virtuale

Come immagino sappiate, si sta diffondendo l’iniziativa da parte di alcuni artisti di creare alcune opere d’arte, per l’appunto, fruibili grazie alla realtà virtuale. Questo, ad ogni modo, è un aspetto che attualmente sembra catturare maggiormente l’attenzione dei video giocatori piuttosto che dei collezionisti di opere d’arte. Il motivo? E’ semplice: la realtà virtuale attualmente è ampiamente utilizzata nella creazione di video giochi il più realistici possibili. Aspetto che solamente di recente ha subito alcune modifiche. Questo argomento però esula ai fini di questa trattazione, quindi lo tralasciamo momentaneamente.

Necessità di tecnologie all’avanguardia

Le implicazioni che l’arte in “formato” realtà virtuale presenta sono numerose, prendiamone in esame qualcuna. La prima considerazione che mi sento di fare è molto pratica: la tecnologia di cui i musei e le gallerie d’arte si devono dotare affinché i visitatori possano fruire queste nuove forme d’arte necessita continui aggiornamenti e manutenzione. Aspetto che può sembrare banale, ma pur sempre cruciale se si parla di tecnologie sofisticate e all’avanguardia.

Cambiamenti di prospettiva

Inoltre, siamo soliti pensare al collezionista di opere d’arte come a quella persona che possiede fisicamente l’opera d’arte da lui acquistata. Questo rimane valido nel caso di acquisto di un’opera d’arte “virtuale”? Non si direbbe, considerando il fatto che qualsiasi file, documento in formato digitale può essere copiato infinitamente e diffuso molto facilmente. Ciò avrebbe alcune ripercussioni sul valore dell’opera? Indubbiamente. D’altro canto anche il diritto d’autore subirebbe alcune modifiche. Queste sono solamente alcune delle molte implicazioni che le opere d’arte virtuali rappresentano, senza considerare l’impatto che questa forma d’arte avrebbe sulla società. E in ultima analisi, quanto saremmo disposti ad accettare tutti questi cambiamenti? Sono essenziali questi cambiamenti?

Se desiderate approfondire questo argomento, vi consiglio di dare una lettura a questo articolo, a mio avviso decisamente interessante. Buona lettura!

 

Mara

 

Fonti:
– http://edition.cnn.com/style/article/oliver-giles-vr-art/index.html