Super Monster Wolf: il robot che aiuta le fattorie

Un saluto a tutti voi dal mondo della Simulazione. Da qualche tempo non si parla più di robot, indi per cui è giunto il momento di rimediare. A tal proposito, ecco un esempio di un (lupo) robot impiegato per l’aiuto di una parte di popolazione.

Il problema nelle fattorie

Suppongo molti di voi conoscano il problema relativo all’incursione da parte di animali selvatici (tendenzialmente orsi e lupi, ma non si escludono cinghiali e altri animali) in fattorie oppure aree agricole. L’incursione di questi animali reca numerosi danni agli agricoltori ed allevatori, i quali, sin dall’alba dei tempi, cercano una soluzione al problema. Questo problema è presente anche in numerose favole per bambini, a dimostrazione dell’importanza che questo problema possiede.

esemplari di lupo iberico

Alcune soluzioni

Come si può immaginare, le soluzioni messe in atto sono state numerose e molto differenti tra loro. Alcuni allevatori si avvalgono tuttora dei cani da guardiana, ai quali è affidato il compito di allontanare i predatori giunti a sottrarre il bestiame ai legittimi proprietari. Altri allevatori, invece, hanno installato recenti elettrificati al cui interno si trova il proprio bestiame, in tal modo risulta doloroso ai predatori catturare la propria preda.

Entrambe le soluzioni appena illustrate sono quelle che risultano più efficienti e, in un certo qual modo, etiche. Quest’ultimo aspetto è di particolare rilevanza se si considera che molti agricoltori ed allevatori, per salvaguardare la propria proprietà, ricorrono tuttora all’utilizzo di bocconi avvelenati. In questo modo causano la morte non solamente dei propri nemici, ma anche di altri animali innocenti. Questo, in ultima analisi, ha diverse ripercussioni sull’intera fauna locale.

Queste soluzioni hanno riguardato prevalentemente gli allevamenti di bestiame ed i pascoli, mentre non sono state individuate particolari soluzioni per allontanare gli erbivori (ad esempio i cervi, cinghiali, etc. ) dalle coltivazioni. Il famigerato spaventapasseri ormai è antiquato.

Ora, però, torniamo a noi. In molteplici situazioni abbiamo constatato che la tecnologia si sia proposta come valido aiuto alla società nella risoluzione di problemi. Ergo, perché anche in questo caso non si può fare nello stesso modo? Vediamo come è stato realizzato il lupo robot.

 

Super monster wolf

Il robot che è stato creato presenta le fattezze di un lupo, è lungo 65 cm e alto 50 cm, dotato di batterie solari ricaricabili. Per aumentare il realismo, esso è ricoperto di pelliccia, possiede due grandi occhi rossi e le sue mascelle sono particolarmente grandi. Grazie ai sensori che possiede, quando percepisce l’avvicinamento di un mammifero, emette un verso primordiale con frequenza variabile, così che gli altri animali scappino e non si abituino al suono da lui emesso. Un ulteriore aspetto che lo contraddistingue al “classico” spaventapasseri è la possibilità di muoversi lungo il perimetro da sorvegliare. Vi segnalo questo articolo, in cui è possibile sia leggere maggiori informazioni sia vedere il nostro alleato in azione.

Super monster wolf

 

Breve riflessione

Come in tutti gli articoli, è giunto il momento di riflettere brevemente su questa invenzione. La positività e l’utilità di questo robot sono, al momento, indiscutibili e appaiono di grande valore. Essendo, però, questo oggetto da poco tempo sul mercato e in azione è difficile stabilire quali possano essere i suoi limiti e i suoi difetti, ammesso che ne esistano.

Ciò che in prima battuta mi ha sconcertato riguardo questo lupo robot è la sua resa estetica e il nome che è stato scelto per lui. Gli occhi rossi e le grandi mascelle sono fini allo scopo e su questo aspetto soprassiedo. Il nome, tuttavia, presenta un’ambivalenza. Questo lupo robot è tanto “super” quanto “mostruoso”. Come è possibile che abbia questa doppia natura? Concettualmente è semplice: lo definiscono “super” perché è un valido alleato dei fattori, “mostruoso” perchè è obiettivamente brutto e spaventoso. Per quale motivo è stato creato così brutto? Non saprei, provate ad azzardare qualche ipotesi voi stessi. 

Alcuni riferimenti a “storie”

Pensando ai suoi grandi occhi e alle grandi mascelle e alle grandi orecchie, mi è venuta in mente la favola dei fratelli Grimm, Cappuccetto Rosso. Chissà cosa direbbe lei se si dovesse trovare di fronte al nostro lupo robot …

Un ultimo pensiero che mi è venuto in mente pensando ad animali elettrici è il libro Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip Dick. In questo libro, appunto, è quasi uno status symbol possedere un animale vero, non un animale elettrico. Tanto è vero che i possessori di un animale elettrico si adoperano affinché non sia risaputa la natura del proprio animale (questo è indubbiamente dovuto alle condizioni della Terra e all’estinzione della maggior parte degli animali). Invece, nel nostro mondo reale e non di fantascienza, è considerata talmente tanto l’utilità del super monster wolf, che è possibile affittarlo, nel caso in cui non sia possibile sostenere la spesa.

Non sappiamo cosa ci aspetterà nel futuro, staremo a vedere quale sarà la tendenza riguardo il possesso di animali elettrici oppure no.

 

Anche per questa volta, è tutto dal mondo della Simulazione. A presto con nuovi aggiornamenti,

buona permanenza, 

Mara

 

PS. Alcuni termini, talvolta, sono da leggersi in chiave ironica e provocatoria. Ad esempio lupi, orsi sono descritti come “nemici” che cercano di sottrarre al povero allevatore il bestiame. Come si può intuire da queste parole, mi discosto da questo modo di pensare e di agire.

 

Fonti:

  • http://www.bbc.com/news/blogs-news-from-elsewhere-43303781 

7 thoughts on “Super Monster Wolf: il robot che aiuta le fattorie

    Stef.
    on said:

    “Per quale motivo è stato creato così brutto? Non saprei, provate ad azzardare qualche ipotesi voi stessi.”
    Non riesco a concepire come l’estetica di questo “spaventapasseri” possa in alcun modo influire sulle sue funzionalità. Che sia un riflesso della rappresentazione del “Lupo Cattivo” del progettista ;)?

      Mara
      on said:

      Buondì, perdona il ritardo con cui rispondo al tuo commento. Sono d’accordo con te nel sostenere che tale estetica voglia essere la rappresentazione del “lupo cattivo”. In alcun modo, comunque, l’aspetto di super monster wolf può influire sulle sue funzionalità, non mette in fuga gli animali perché brutto. Tuttavia, è alquanto strano che sia stato creato un robot brutto, laddove la tendenza sembra essere quella di creare robot esteticamente belli così che possano essere maggiormente desiderati ed infine acquistati. Che anche in questo caso si consideri solamente l’utilità e non si consideri l’estetica?

        Anonimo
        on said:

        Per quanto riguarda la tendenza di cui parli, più che di robot esteticamente “belli” parlerei di robot esteticamente “significativi”. In questo, caso l’aver creato un robot esteticamente brutto potrebbe essere segno di quello su cui concordiamo. Non sono d’accordo sul fatto che si consideri solamente l’utilità e non l’estetica, specialemente se si va ad osservare la cura con cui il lupo è stao reso…brutto!

    Susanna
    on said:

    Ciao! Ho trovato l’articolo molto interessante. Per quanto riguarda la riflessione sull’estetica del robot, l’unica cosa che mi viene in mente è che serva soltanto ad enfatizzare il suo ruolo. Spero in una tua risposta!

      Mara
      on said:

      Ciao Susanna, ti ringrazio per la risposta all’interrogativo contenuto nel post. Siamo dello stesso avviso sul ruolo dell’estetica in questo robot, dunque. Continua a seguirci, a presto e buona domenica!

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