Simulazione, cosa significa?

Ciao.

Son certo che almeno una volta nella vita tu abbia utilizzato e/o sentito la parola “simulazione” (altrimenti, con molta probabilità non saresti qui a leggere). Ma la domanda che mi sorge è: hai mai pensato al significato di questa parola, mai pensato a cosa realmente significhi simulazione?

No? Si?

Non lo so. Tuttavia quello che ti propongo qua sotto sono poche righe di, per così dire, etimologia. Insomma per capire una determinata cosa è necessario conoscerla. Quindi ti propongo una breve, molto breve, spiegazione letterale del termine in questione. Così giusto per scaldarsi un po’ e vedere dove andiamo a finire. Bene, bando alla ciance! Cominciamo.

La prima cosa da fare per parlare di un argomento è la definizione dello stesso. Infatti “simulazione” deriva da una parola composta, ovvero è la somma di “simile” e “actio”. La parola “simile” è divenuta poi “simula” con il significato di “fingere”, “far mostra”; mentre “actio” significa “azione”. Per cui sommando le due parole otteniamo “simulationem”, ovvero fingere un’azione, riprodurre un’azione altrui. Nel parlato di ogni giorno sentiamo la parola “simulazione” e nel campo delle scienze si pensa subito a qualcosa che ha a che fare i computer. Tuttavia non è propriamente, solo, così, nel medesimo campo, anche riprodurre la fotosintesi clorofilliana in un laboratorio di chimica può essere una simulazione: si replica un processo tipico delle piante in un ambiente differente senza l’utilizzo dei vegetali. La cosa può esser vista anche per quanto riguarda il campo sportivo: in un kata  di karate-do si simulano condizioni di combattimento più o meno ideali in diversi luoghi, che al momento dell’esecuzione non esistono. Quindi, letteralmente parlando, la “nostra” simulazione, non è un processo”informatico” e basta, possiamo ritrovare questa parola,  o meglio, il suo significato pressoché ovunque, al lavoro, in università, nella cinematografia…ovunque. Qui in basso puoi vedere uno screen-shot di un software per simulare i circuiti. In questo caso sono porte logiche ed ho utilizzato un software chiamato Logisim.

Questo voleva essere una sorta di “benvenuto”, un incipit, riguardo a quello che potresti trovare in queste pagine. “Dal canto mio”, tra filosofia, informatica, storia e cinematografia, ce la metterò tutta per sviscerare qualcosa di interessante. Parlando, invece, collettivamente, son più che certo del fatto che gli altri due “giannizzeri” con il quale condivido queste pagine digitali, Mara e Gabriele, saranno in grado di scrivere articoli e post degni della tua curiosità. Sono più che certo del fatto che “dal canto loro”, ed a questo punto, “dal canto nostro”, faranno e faremo il possibile per sedare la tua sete di curiosità, nei nostri rispettivi ambiti.

Detto questo ti invito a seguirci ed iscriverti per esser sempre aggiornato riguardo a nuovi post.

Per ora, dal mare della simulazione è tutto, buona giornata.

 

 

Andrea

 

 

P.S.

Nello scrivere, rivolgendomi a te o parlando in modo generale, con molta probabilità, utilizzerò le forme sostantive al maschile. Questo solo per “correttezza” grammaticale e semplicità. Questo per dire che non ci sono pregiudizi, questioni o qualunque altra cosa legati al sessismo, è solo comodità. Ecco tutto ciò è per evitare incomprensioni ed/od offese. Per quanto riguarda le definizioni, non saranno perentorie. Aggiungerò le fonti a fondo pagina, in questo caso due dizionari, ma cercherò d’esser comunque sintetico, magari riassumendo e/o parafrasando, senza stravolgere, le definizioni.

Ciao, a presto

 

 

Fonti:

  • Dizionario di Lingua Italiana “Lo Zingarelli” Zingarelli 2012
  • Dizionario di Lingua Latina “Il Primo Latino” Zanichelli, Terza edizione 2015
  • Ciro Varone, Kata okugi, Trento, Edizioni del Faro, 2012

Immagine creata con Logisim: http://www.cburch.com/logisim/